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ISTAT , classifica dei Comuni capoluoghi di provincia più attenti all’eco-compatibilità : Roma agli ultimi posti

E’ quanto emerge dalla classifica stilata nel rapporto Indicatori ambientali urbani 2006 dell’Istat. La graduatoria è stata ottenuta sommando lo scarto di ogni Comune rispetto alla media per tutti gli indicatori più importanti: acqua, trasporti, energia, rifiuti, inquinamento acustico e verde urbano.

Abbiamo esaminato le tabelle e lo studio dell’ISTAT estrapolando i dati relativi alla Capitale al fine di meglio capire le ragioni di un posizionamento così poco esaltante ed in contrasto stridente con la linea comunicativa seguita dall’Amministrazione Comunale che fornisce costantemente alle agenzie di stampa annunci e numeri sulla crescita economica della città e sul miglioramento della qualità di vita dei cittadini.

Tra tutti gli indicatori presi in considerazione dall’ISTAT, il dato negativo più evidente riguarda la sezione TRASPORTI. Roma con un tasso di motorizzazione (n° vetture per mille abitanti) pari a 742,3 è, dopo Viterbo, il Comune con il valore più elevato (+1,3% rispetto al 2005). Anche il numero di motocicli (141,4 ogni mille abitanti) è in forte aumento: + 14,3%. Il trend è nazionale ma a Roma la crescita del traffico motoristico è circa doppia. La domanda di trasporto pubblico, invece è aumentata soo del 2,6%.

Anche sul fronte dell’INQUINAMENTO ATMOSERICO Roma non brilla per eco-compatibilità sia in termini assoluti che relativi (scostamento dalla media nazionale) A Roma nel 2006 il valore limite (50 microgrammi/m3 ex D. M. 60/2002) per la protezione della salute umana delle polveri sottili PM 10 è stato superato in 118 giorni con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente (l’aumento medio a livello nazionale è stato pari a +7,3%). Il numero di centraline fisse di monitoraggio a Roma è basso (o,5 centraline ogni 100mila abitanti) rispetto alla media nazionale (2,4 per 100mila abitanti). Un numero maggiore migliorerebbe l’efficienza del monitoraggio consentendo una maggiore copertura del territorio comunale.

Per quanto riguarda i RIFIUTI URBANI Roma ha una % di raccolta differenziata di circa il 18% lontana sia dall’obiettivo legale del 35% che dalla media nazionale, pari al 23,7%. Preoccupante anche la crescita dei rifiuti per capita ( 718 kg) con un aumento rispetto all’anno precedente del 2,5% contro un media nazionale di 633,9 kg (+1,6& rispetto al 2005).

La disponibilità di VERDE URBANO a Roma è stabile ed è pari a circa 15 m2 per abitanti a fronte di un dato medio nazionale pari a 48,3 m2 . Anche la densità (% di verde urbano sulla superficie comunale) pari al 3% è inferiore alla media nazionale (4,2%).

Migliore il dato sui CONSUMI ENERGETICI, pari a 333 m3/abitante, che vede Roma al di sotto della media nazionale (402 m3 per abitante). Tuttavia nel periodo 2000-2006 è aumentato in misura maggiore (+5,3%) rispetto al dato medio nazionale (+4,2%).

Per effetto di questi dati Roma si posiziona al 96° della classifica dei 111 comuni capoluogo di Provincia con un peggioramento di 9 posizioni rispetto al 2005.

Il WWF chiede all’Amministrazione Comunale di riflettere e di tener in debito conto per le future scelte politiche in tema ambientale dei dati forniti dall’Istituto di Statistica Nazionale. Essi infatti segnalano una realtà assai diversa da quella veicolata ai mezzi di informazione dai comunicati dell’ Ufficio Stampa del Comune e dalle dichiarazioni dei componenti della sua Giunta.

(Per scaricare lo studio ISTAT: clicca qui)


(settembre 2007)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI